Biografia

foto_bioAntonio Nasuto è nato a Monte Sant’Angelo il 28 agosto del 1960 e vive a Foggia dal 1970. Ha trascorso circa dieci anni a Napoli, dove ha conseguito la laurea in Architettura e in seguito la specializzazione in Design. La formazione professionale influenza tutte le sue opere artistiche, dove è evidente la cura nel rapporto tra architettura e paesaggio e architettura e natura. Le sue opere vanno interpretate come analisi, appunti e studi per la ricerca di una configurazione armonica dello spazio, come esperienza del bello ed esercizio propedeutico all’architettura. Nelle sue opere si ritrova l’equilibrio tra natura ed elemento costruito, il susseguirsi delle case, i filari degli alberi, il colore delle costruzioni si confonde con l’ambiente circostante creando proporzione e armonia. I lavori dell’artista hanno come filo conduttore la pittura del paesaggio, sono raffigurate le campagne foggiane, i pendii scoscesi del Gargano, le spiagge bagnate dal mare e l’entroterra del Subappennino. L’attenzione è rivolta a quel tratto di terra pugliese tanto amato dall’artista, a lui così noto e vissuto che lo spinge a svelarci particolari insospettati, trasportandoci in una realtà nota ma mai veramente osservata. A volte sono scene consuete, prive d’eccezionalità ma quando l’artista le “ferma” e le fa proprie, emerge dall’immobilità tutta la bellezza sobria della terra amata. I prati, i campi di grano, le valli, il mare, sono animati dal continuo movimento del vento che da sempre, in questa terra, flagella uomini e cose. L’ambiente è raffigurato nei suoi elementi tipici, accanto ai muri a secco che frazionano il paesaggio, ci sono gli ulivi nodosi, i fichi d’india, il giallo dei girasoli. Costante è anche la presenza della roccia che affiora dal terreno spaccato dall’aridità che affligge la terra di Apulia, terra ”senza pioggia”. E’ la stessa roccia che i contadini usano per i muretti a secco e che l’artista non ha mancato di cogliere, inserendola in un paesaggio più ampio o ponendola in primo piano. Anche il cielo ha un aspetto dinamico, in molti dipinti è nitido e limpido, in altri l’azzurro è oscurato da nuvole che proiettano sul terreno estese zone d’ombra infondendo inquietudine all’immagine della campagna arida e incontaminata. I giochi di luce, le composizioni quiete e la ricerca dei particolari sono strumenti che l’artista usa per far rivivere antichi valori. E’ un ritornare alla vera natura dell’uomo, a una condizione primordiale di beatitudine che calma e rigenera. In ogni composizione tutti gli elementi hanno la loro precisa posizione, c’è quasi orrore per la confusione, l’ordine trasmette chiarezza, semplicità e forza. La bellezza viene dall’armonia che è figlia naturale dell’ordine. I suoi quadri sono semplici ed è questa la sua grande audacia, l’autore ha rinunciato a utilizzare mezzi consueti e abusati per arrivare all’effetto, i suoi dipinti hanno qualcosa da raccontare, un messaggio chiaro e spontaneo che coinvolge. Se a volte ha delle malinconie, sono dolci e penetranti e procurano a chi osserva, illusioni di riposo, libertà e solitudine, che sono quasi la felicità.