Londra, 5 novembre 2012

Londra, 5 novembre 2012 Egregio artista, non avendo ricevuto nessuna risposta traggo la conclusione che probabilmente tu mi abbia scambiato per una pazza visionaria. Forse non hai tutti i torti, ho fatto vedere l’immagine di “Leda e il cigno” a Victor e lui mi ha detto che Leda non mi somigliava per niente. Victor è un pittore molto abile che trascorre le sue giornate sul lago Serpentine di Hyde Park a dipingere cigni. Le sue opere sono molto belle ma in più di un anno non gli ho mai visto venderne una. Anch’io passo le mie giornate in questo splendido parco alla ricerca della giusta ispirazione o della carica emotiva che mi spinge poi a scrivere le mie storie. L’ho incontrato sin dal primo giorno che sono arrivata a Londra, è sempre lì, in quell’angolo appartato del lago, con la sua tavolozza e i suoi quadri e il suo inseparabile cane. È un personaggio davvero insolito, non parla mai con nessuno e se provi a invadere il suo mondo ti manda a quel paese. Sono riuscita a conquistare un minimo di fiducia solo da qualche mese e in seguito a un episodio che adesso sarebbe troppo lungo da raccontare. Pensa che non so nemmeno il suo vero nome, ho iniziato a chiamarlo Victor perché mi ricorda Hugo e come Hugo sa creare meravigliose storie, quelle scritte nelle sue tele, in quelle pennellate sottili e precise, in quei colori tenui e dolci che danno riposo agli occhi e alla mente. Non conosco nemmeno il nome del suo cane, l’unico che mi dimostra un po’ d’affetto quando mi vede, Victor continua a mostrarmi le spalle e a rispondermi a monosillabi ma è già qualcosa visto che solo due mesi fa mi scacciava infastidito. Dopo aver visto il tuo quadro, ho iniziato a chiamare il cane di Victor con il nome di Leda, mi sembrava quello più appropriato visto la sua ossessione per i cigni. Quando gli ho chiesto un’opinione sul tuo quadro, mi ha risposto seccamente che non aveva tempo e si è chiuso nel suo solito mutismo pieno di angoli spigolosi. Credo che sia un po’ geloso ma ho intenzione di insistere. Ti farò sapere. Ah dimenticavo! Non ha più importanza sapere il prezzo del quadro, i miei risparmi sono ridotti all’osso, sono senza lavoro e non so nemmeno se riuscirò ad arrivare alla fine del mese. Forse in seguito! Spero che tu non lo venda, scusami l’egoismo. Ti saluto. [singlepic id=16 w=320 h=240 float=]